Assosuini: “Importante segno di unità della politica sulle richieste della filiera all’Europa”

Dall’incontro organizzato da Assosuini sulla PSA emerge un importante segno di unità della politica sulle richieste della filiera all’Europa.

All’incontro organizzato da Assosuini a Milano con i candidati alle elezioni Europee, abbiamo colto un clima di grande attenzione alle istanze di una filiera, quella suinicola, che rischia l’estinzione a causa di politiche ideologiche e disattenzioni. A livello nazionale la Peste Suina Africana, a livello europeo la Direttiva Emissioni, agiscono come una tenaglia sul comparto. Il confronto con i presenti ci ha rassicurati sull’attenzione che la classe dirigente Italiana riserverà al tema. Di seguito alcune delle dichiarazioni più importanti che sono state fatte:

On. Ciocca (Lega): “Carne di maiale prima per proteine, va tutelata tutelando la ricchezza degli italiani. No a scelte ambientaliste ideologiche che ci impoveriscono.”

On. Gadda (IV): “L’obiettivo della nostra azione sarà la vera misurazione dell’impatto ambientale, in particolare su direttiva nitrati e sul territorio. Sulla PSA va evitato a tutti i costi il rischio endemicità: le aziende che fanno biosicurezza non possono essere trattate allo stesso modo di allevamenti informali e rifugi, una delle concause della diffusione, insieme a un commissario con poche risorse”

On Rondinelli (PD): “Serve un Recovery fund per l’agricoltura, non si può scaricare tutto sulla PAC, sono relatrice della nuova proposta sul benessere animale per S&D, ci sono vincoli troppo stringenti da commissione: circolazione, trasporto, temperature. C’è il rischio, che faremo di tutto per scongiurare di blocco per sei mesi all’anno del trasporto animale.”

On. Fidanza (FdI): “In questi ultimi 5 anni abbiamo sempre sostenuto una visione della IED che non fosse ideologica e non distruggesse la filiera. Vedo con piacere che oggi in molti ci danno ragione, speriamo nei prossimi cinque anni la posizione si consolidi e produca un cambiamento della normativa. Dobbiamo rivedere la normativa interna sul divieto di vendita al ribasso, l’idea era giusta, va chiarita meglio.”

Dott. Pedullà (M5S): “Il prossimo Parlamento europeo dovrà sostenere il mondo zootecnico – e agricolo più in generale – con molte azioni che il MoVimento 5 Stelle spinge da sempre, a partire dall’armonizzazione fiscale necessaria per ridurre le tasse e impedire il dumping a danno delle imprese italiane. Per questo denunciamo chi inganna l’opinione pubblica e gli elettori suscitando le paure, come nel caso delle farine d’ insetti, o addirittura negando nei fatti i cambiamenti climatici.”

Dott.ssa Avanza: “Sul benessere animale l’UE è già tra i luoghi di produzione più avanzati. Azione in sede europea sarà vigilante nell’evitare normative che vengano a incidere ancora maggiormente e che creino ancor più concorrenza sleale con gli altri paesi di importazione. In quanto la reciprocità su questa tematica come sulla IED è fattualmente impraticabile.”

Dott. Dongo (Pace, Terra, Solidarietà): “L’Europa finora ha fatto schifo, il nostro focus sarà sulla Direttiva Pratiche Commerciali Sleali, a tutela degli allevatori onesti che sono la stragrande maggioranza. Tra le pratiche sempre vietate doveva esserci la vendita sottocosto, ma è stata elusa. Faremo di tutto per ripristinarla per ricevere un prezzo equo per le proprie derrate.”

In conclusione, speriamo che le buone intenzioni si traducano in buone politiche. Abbiamo, oggi come non mai, bisogno che la politica rimedi ai danni fatti da scelte politiche. Al resto ci penseranno le migliaia di allevatori che, con coraggio e abnegazione, affrontano ogni giorno le sfide del nostro settore.

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