Il benessere animale è importante, anche per gli allevatori

È capitato in alcune trasmissioni televisive di vedere diffuse immagini di intrusioni notturne in allevamento, che mostrano condizioni penose e trattamenti criminosi sugli animali. In queste occasioni si prova molta rabbia, soprattutto perché il messaggio che passa è che tutti gli allevatori si comportano in questo modo. Si tratta invece di situazioni sporadiche, su cui vengono però posti i riflettori dei media, al fine di suscitare indignazione e raggiungere lo scopo di fare audience.

Perché si sa, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, e raccontare il benessere animale non è interessante. Fa più scalpore riportare un messaggio negativo, che non è però veritiero e rappresentativo, scatenando negli allevatori la voglia di dire che la realtà non è quella. Il lavoro dell’allevatore non è semplice, ci vuole amore per gli animali, cura e dedizione. Specialmente perché i bisogni degli animali non vanno mai in ferie e quindi impegnano tutto l’anno, a Natale, a Ferragosto, senza avere mai giorni di festa. È un lavoro che viene spesso tramandato di generazione in generazione, continuando competenze, passioni e tradizioni di famiglia.

I casi estremi mostrati dalla propaganda animalista, purtroppo spesso ospitata per meri motivi di audience anche sui canali delle reti pubbliche, non riguardano la quasi totalità degli allevamenti suinicoli italiani. L’allevatore che non fa bene il proprio lavoro e tratta male i suoi animali non andrà molto avanti, perché vedrà un calo di produttività ed è destinato a chiudere. Non può esserci infatti produzione e profitto senza il benessere animale, perché un animale che sta male non produce. È necessaria anche una corretta informazione su cosa è davvero il benessere per l’animale, spesso diverso da quello ritenuto tale dal punto di vista umano.

Ad esempio, la gabbia in sala parto per la scrofa (alcuni parlano solo di “scrofe in gabbia”), anche se forse non è una bella immagine da vedere per noi, in realtà rappresenta una protezione duplice per gli animali, sia per la scrofa che per i suoi suinetti. Infatti, la scrofa durante il parto attraversa un cambio umorale ed ormonale molto importanti. Come sanno bene gli allevatori di suini, l’essere lasciate libere in una sala parto le porta a uno stato di stress superiore. Può sembrare un controsenso, ma confinare le scrofe le fa sentire più tranquille e protette.

L’allevatore o il veterinario possono così entrare in allevamento a fare i controlli, le vaccinazioni o a dar loro da mangiare senza stressarle, perché si sentono riparate. Inoltre, la gabbia salvaguardia anche la vita dei suinetti. Infatti lasciando la scrofa e i suinetti liberi di accedere e muoversi nel box, si rischia che questi vengano schiacciati dalla mamma. Questo perché può capitare che la scrofa nel coricarsi schiacci i suinetti, specialmente nei primi giorni di vita, quando i suinetti vanno sotto la pancia della madre per cercare zone di calore vicino alle mammelle.

Altre soluzioni al problema già provate in diversi allevamenti suinicoli, come ad esempio l’aria calda per impedire al suinetto di andare sotto la pancia, non funzionano, mentre la gabbia li protegge entrambi. Quindi non sempre ciò che sembra giusto per l’essere umano lo è per l’animale. Il caso della gabbia è emblematico: l’immagine delle sbarre non piace, ma assicura il benessere della scrofa e dei suoi piccoli. Bisogna capire che il benessere per l’animale non sempre coincide con quello che il consumatore pensa sia la concezione di benessere per sé stesso.

In buona fede si tende a credere che lasciare gli animali liberi sia sempre la migliore soluzione. E invece non è così. Ci sono determinati momenti in cui la scrofa deve rimanere in gabbia parto, per la sua tranquillità e sicurezza. È importante che il consumatore sia a conoscenza di queste sfaccettature, che non ascolti mai una sola campana, che apra gli occhi con l’aiuto di chi lavora nel settore e quindi lo conosce, e quindi che si renda conto di come stanno realmente le cose.

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