Una delle carni più amate al mondo e tra le più versatili, per le molteplici preparazioni culinarie e della tradizione, la carne suina, al contrario di quel che si tende a credere, vanta ottime qualità nutrizionali e moltissime proprietà benefiche per la salute.
I nutrienti chiave che la caratterizzano, oltre alle proteine nobili, complete dell’intera gamma di amminoacidi essenziali come tutte le carni, sono soprattutto le vitamine del gruppo B, e in particolar modo una ricchezza in B1, B2, B3, B6 e B12. Nonostante il colore chiaro la carne di maiale è una carne rossa a tutti gli effetti, con una composizione nutritiva molto simile a quella di manzo, con minerali ad alta biodisponibilità, specialmente zinco e selenio, mentre il ferro eme è leggermente minore rispetto alle altre carni rosse, ma comunque più che sufficiente a coprire tutti i fabbisogni.
Infatti è stato dimostrato che attraverso il consumo di 500 g di carne suina a settimana viene soddisfatta l’assunzione di ferro, oltre che il fabbisogno raccomandato di proteine e micronutrienti, aumentando il senso di sazietà e stimolando il dimagrimento. Si può dunque smentire che la carne di maiale sia troppo grassa e faccia ingrassare, perchè è esattamente il contrario. Con un consumo regolare di carne suina si può conseguire una perdita di peso di più di 1 kg dopo soli tre mesi dall’assunzione e soprattutto determinare solamente la perdita di grasso, senza intaccare la massa muscolare magra.
Tutto questo grazie alla sua densità nutritiva, comune a tutte le carni rosse e alla presenza di composti bioattivi positivi per la salute, che aumentano il metabolismo e con funzione antiossidante, come la vitamina E, il coenzima Q10, la taurina, glutammina, creatina, creatinina, carnosina, anserina e il glutatione. Questo nuovo valore nutrizionale delle carni di maiale è un traguardo recente, grazie alla selezione genetica, a moderne tecnologie di allevamento e alimentazione che consentono di ottenere carni più salubri, con meno colesterolo, meno grassi saturi, più grassi buoni monoinsaturi e polinsaturi omega 3 e sostanze nutraceutiche benefiche, a tutto vantaggio della salute.
Di fatto le recenti evidenze dimostrano che la carne di maiale può fornire benefici per la salute cardiovascolare e metabolica. In particolare, il grande studio controllato randomizzato MedPork ha rilevato gli effetti sulla salute dell’introduzione nella dieta di carne di maiale per 3 volte a settimana a confronto con una dieta di controllo con pochi grassi. Dallo studio è emerso che la presenza di carne di maiale nella dieta ha lo stesso effetto di una dieta povera di grassi sulla pressione sanguigna, sui lipidi, sul glucosio e sull’insulina nel sangue. Inoltre gli autori sottolineano la preoccupazione sulle conseguenze dovute alla restrizione di carne rossa dalla dieta, in particolar modo sulla funzionalità cognitiva, invitando dunque al consumo regolare di carne di maiale e di carne rossa all’interno della dieta Mediterranea.
Durante lo studio MedPork, la carne di maiale ha mostrato anche effetti positivi sul buonumore e un miglioramento delle performance cognitive nelle popolazioni più anziane, indicando che questa carne ha un ruolo attivo sul benessere, aiutando ad invecchiare meglio ed in salute. Non a caso la carne di maiale è presente nell’alimentazione delle popolazioni più longeve, facendo presumere un possibile legame con una maggior aspettativa di vita. Infatti, nei ratti a cui sono stati forniti supplementi di glicina, di cui la carne di maiale è una delle fonti migliori, è stato osservato un effettivo prolungamento della durata della vita, aumentando decisamente l’interesse verso questo tipo di carne, che potrebbe realmente dare un contributo significativo ad una vita più lunga ed in salute.
È interessante che secondo diversi studi si potrebbe in teoria aumentare le assunzioni di questa carne fino a 7 porzioni settimanali e fino ad 1 kg di carne suina fresca a settimana, senza influire negativamente sui grassi nel sangue e su fattori di rischio, come diabete e patologie cardiovascolari. Alla luce di ciò, introduciamola senza timore nella dieta, seguendo le odierne raccomandazioni nutrizionali, ma pensando anche che dovrebbe essere rivalutata per il suo impatto indubbiamente positivo per la salute.