I numeri di Assosuini e della suinicoltura italiana

Negli ultimi anni, la suinicoltura italiana è cambiata molto. Maggiore efficienza, benessere animale e sostenibilità, ma numeri in calo, per niente incoraggianti.

Assosuini è, ormai da più di vent’anni, l’associazione degli allevatori suinicoli in Italia, con lo scopo di tutelare e valorizzare la suinicoltura italiana. Considerando sia i soci diretti che le associazioni consociate AVA (Associazione Veneta Allevatori), ASSOCOM e FCS, Assosuini rappresenta il 10% degli allevamenti professionali in Italia, il 19% delle scrofe aderenti al circuito tutelato DOP ed il 15% dei suini macellati in Italia.

Negli ultimi anni, la suinicoltura italiana è cambiata in modo significativo, in quanto il totale degli allevamenti professionali, dato dalla somma degli ingrassi sopra i 250 capi e delle scrofaie sopra le 50 scrofe, sono quasi 3700, secondo un’elaborazione su dati CLAL aggiornata al giugno 2023. Pertanto Assosuini è costituita da circa 365 allevamenti, 72mila scrofe e 820mila posti ingrasso che corrispondono a circa 1,4 milioni di suini macellati all’anno.

Le scrofe negli ultimi anni sono calate a circa 500mila posti, pariteticamente ai posti ingrasso, che tra la categoria magroni, composta da 3,3 milioni di capi e la categoria dei grassi, corrispondenti a 2,4 milioni di capi in Italia, risultano pari a circa 5,7milioni.

Secondo i dati RIFT, il Registro Italiano Filiera Tutelata, aggiornati al febbraio 2024, le scrofe aderenti al circuito tutelato del Prosciutto Crudo DOP risultano ulteriormente diminuite a circa 390mila capi. Anche il numero dei suinetti tatuati destinati al circuito tutelato DOP in 4 anni ha visto una contrazione, passando da 10,5 milioni nel 2020 a 9,5 milioni nel 2023, segnando quindi una perdita di circa 1milione di suinetti. Secondo la stessa elaborazione su dati RIFT aggiornati al dicembre 2023, i suini macellati destinati al circuito tutelato DOP sono passati da 8,1 milioni nel 2020 a 7,3 milioni nel 2023, registrando la perdita di circa 800mila suini grassi macellati DOP.

Avendo la suinicoltura italiana un importante peso produttivo per l’economia del Paese, i dati in diminuzione non sono incoraggianti, con conseguenti impatti sui costi di produzione e sui prezzi al consumo. Le sfide da affrontare sono tante, ed è su questo che si focalizza l’impegno di Assosuini, per continuare a garantire la sicurezza alimentare, un sempre maggiore benessere animale nei cosiddetti allevamenti intensivi e la sostenibilità (ambientale, economica e sociale) dell’industria suinicola.

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