Finite le feste è tempo di bilanci, anche calorici. E molti di noi si trovano con un attivo che va ridotto in qualche modo. Sui giornali appaiono le proposte più assurde: dalla dieta dell’ananas a quella a zona, come la marcatura. E la stessa probabilità di risolvere qualsiasi problema legato al peso. Cioè quasi zero. Già che ci siamo vogliamo accodarci anche noi. Che non siamo dietologi, ma dell’alimentazione qualcosa ne sappiamo. Dopotutto da come nutriamo i nostri animali dipende il nostro successo. E le basi col tempo le abbiamo imparate.
Prima di partire con i consigli alimentari tre importanti premesse:
- Siete esseri umani, non compattatori di rifiuti. Non è obbligatorio finire qualsiasi cosa avanzi. Il panettone a colazione è una pessima idea, a meno che non riusciate a vedere attraverso la fetta. Qualcuno, non abbiate paura, lo finirà al posto vostro.
- Le porzioni vanno ridotte. Il maiale in questo aiuta. Perché? Perché è saporito. Ha, per così dire, il condimento all’interno. L’alternativa, cioè i carboidrati (pane, riso, pasta) vanno conditi. Cioè gli va aggiunto il grasso. Questo non aiuta a ridurre le porzioni, da un punto di vista calorico.
- Il movimento va aumentato. Niente febbre da palestra, ma non possiamo pensare che il divano aiuti. Torniamo a camminare, per iniziare. E poi sì, anche la palestra va bene. Ma ricordiamoci che è un lavoro lungo. Niente eroismi, rischiano di regalarci un lungo periodo di riposo forzato.
Risolte queste piccole questioni preliminari, perché il maiale è una buona base per le diete? Gli elementi principali sono cinque:
- Calorie. Se parliamo di fresco, 100 grammi di pancetta hanno di media 315 calorie. 100 grammi di pasta 360. Ora, se vogliamo parlare SOLO di bilancio calorico, contando che il resto del pasto sia formato da fibre e vegetali, perché una padellata di pancetta e zucchine, ad esempio, dovrebbe essere peggio di un piatto di pasta con le zucchine? Non c’è alcun motivo. Se vogliamo essere zelanti, la pancetta, cotta, può essere scolata perdendo ulteriori calorie. Sì, ha decisamente più colesterolo. Ma ha anche molti, molti meno carboidrati, che poi sono zuccheri. E abbiamo preso di petto uno dei tagli più grassi. La lonza ha solo 150 calorie per 100 grammi, più del petto di pollo che ha ne ha circa 100, ma volete mettere il sapore?
- Sostenibilità. Una dieta variegata, che contenga quindi anche il maiale, è più facile da seguire. È, inoltre, molto più economica di tante altre ipotesi. Il maiale, soprattutto quello fresco, costa decisamente meno del salmone. Ma apporta lo stesso proteine nobili. Insomma, è più facile resistere alle tentazioni.
- La colazione. Una delle grandi trappole di ogni dieta è la colazione dolce. Non ci metteremo a discutere di fame e glicemia, perché il tema non ci riguarda. Però 100 grammi di biscotti sono 353 calorie e la metà sono grassi. 100 grammi di prosciutto crudo (con tutto il suo grasso intatto, toglierlo è una inutile forma di tortura) sono circa 200. Se volete fargli, farci e farvi del male e gli togliete il grasso sono 150. La metà. Il problema è culturale: non ci siamo abituati. Ma questo non cambia il fatto che il maiale sia una valida alternativa anche a colazione.
- I condimenti. Una delle cose che fanno più facilmente deragliare la dieta sono i grassi aggiunti. Sappiamo tutti come funziona la storia: si parte con un cucchiaino da tè di olio di oliva. Si passa a uno da minestra. Si finisce a occhio. E, a occhio, si può arrivare a raddoppiare le calorie senza nemmeno accorgersene. Il maiale il condimento ce l’ha già compreso nel conto calorico. Chiede, semmai, cotture attente, erbe e spezie. Ma si può anche mettere via l’olio e non rischiare.
- Dove sta la fregatura? Da nessuna parte. C’è stata una campagna estremamente negativa negli anni 70 e 80 anni contro grassi e colesterolo. E questa campagna riecheggia tutt’ora nelle nostre menti. Il fatto è che, a causa di questa guerra al colesterolo, c’è stata una esplosione di zuccheri semplici e carboidrati che ha generato una epidemia di obesità. Questo ci ha portato a perdere il gusto per la carne di maiale e condannato a tristissimi piatti che, a conti fatti, erano più calorici e meno buoni.
In conclusione, sempre ribadendo che non siamo dietologi, resta il fatto scientifico che non è necessariamente obbligatorio rinunciare al maiale o passare il tempo a vivisezionare il prosciutto per perdere peso. Basta avere una dieta equilibrata, ricca di fibre e con qualche moderata distrazione. Nella quale concedersi delle sane padellate di pancetta e zucchini (o peperoni, o melanzane…) al posto di tristi e sconditi piatti di pasta!