Siamo in guerra contro la Peste Suina Africana

Siamo in guerra contro la Peste Suina Africana, e siccome siamo stati lasciati soli dal governo, serve che ci si mobiliti tutti, subito, per scongiurare la fine del settore suinicolo italiano.

Di seguito il testo della lettera che Assosuini sta inviando proprio in queste ore ai suoi associati, nella speranza che possa arrivare anche a tutti i nostri colleghi suinicoltori italiani. Siamo in guerra contro la Peste Suina Africana, e siccome siamo stati lasciati soli dal governo, serve che ci si mobiliti tutti, subito, per scongiurare la fine del settore suinicolo italiano.

Caro Collega,

purtroppo, nonostante i nostri sforzi, siamo in guerra. Siamo in guerra contro la Peste Suina Africana. Ci abbiamo provato a sensibilizzare la politica nazionale, proponendo soluzioni preventive. Ci hanno ignorato. Abbiamo provato a salvare il settore dalla Peste. Abbiamo visto tutti quale mole di inutile burocrazia dobbiamo affrontare. A questo punto dobbiamo tornare alle radici. Siamo in guerra? In guerra si spara. Nel nostro caso dobbiamo sparare ai cinghiali. In particolare a quelli che si muovono attorno ai nostri allevamenti. Lasciarli fare significa disastro certo. Per questo dobbiamo ripartire dai Sindaci e dai Comuni. Il Sindaco è il responsabile della tutela sanitaria del territorio. È la figura istituzionale deputata a evitare la diffusione delle epidemie. Per dare loro forza e motivazione Assosuini ha preparato una mozione e una lettera per i consiglieri comunali, che provvedo ad allegare. Ognuno di noi conosce uno o più consiglieri comunali. Ed è ora di chiedere loro:

1. Di presentare la mozione

2. Di mettersi in contatto con noi, per ricevere informazioni e condividere le buone pratiche

3. Di comunicarci quando la mozione viene presentata e approvata, per poterli ringraziare pubblicamente.

Ognuno di noi deve sentirsi responsabilizzato. Io sono a disposizione di ognuno di voi, spero di sentirvi al più presto per sapere come procede questa grande operazione di sensibilizzazione. Il nostro successo significherà una speranza di futuro. Il nostro fallimento sarà una pietra tombale sul settore. Il mondo ci osserva, ma noi saremo all’altezza!

Un caro saluto,

Il Presidente Elio Martinelli

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